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La mostra
accompagna il pubblico alla scoperta della storia dell’acqua, in un
viaggio nell’anima della nostra cultura. Un percorso che si sviluppa
attraverso il tema della sete in senso positivo - per il sapere e la
conoscenza - o negativo - per il venir meno di un bene prezioso alla
vita.
Le 121 opere presenti, tra cui il Narciso di Caravaggio, l’Ultima Cena del Tintoretto, la Madonna dell’umiltà di Masolino da Panicale, L’amore alla fonte della vita di Segantini, The reflecting pool di Bill Viola,
raccolte in 6 sezioni, illustrano il valore dell’acqua per la storia
della nostra civiltà, forza naturale, eterna e insostituibile,
generatrice e nutrimento eterno, al tempo stesso benevola e
dissolvitrice.
L’importanza
simbolica e sacrale dell’acqua si manifesta nell’immaginario dell’uomo
fin dalle origini della sua evoluzione e permane a livello conscio e
inconscio come elemento portante della liturgia stessa della vita.
Filosofia, arte e religione affidano all’acqua un ruolo primario per
l’esistenza stessa di ogni manifestazione spirituale. Essa costituisce
un archetipo in ogni civiltà del mondo, precedendo perfino la comparsa
degli dei.
I miti e la
simbologia dell’acqua protagonisti di questa mostra sono uno strumento
per aumentare la consapevolezza che la tutela ambientale abbia il suo
inizio dalla conoscenza antropologica delle proprie radici.
La mostra è inserita all’interno del progetto EnergiAcqua ideato
e realizzato da Fondazione DNArt condiviso e sostenuto da Regione
Lombardia Assessorato alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità e
Sviluppo Sostenibile.
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L’acqua come Creazione. L’acqua
è elemento di origine del mondo, grembo primordiale dal quale prende
inizio la realtà, sorgente di vita in una costante dualità tra bene e
male. L’acqua generata dal nulla, espressione del divino nella sua
accezione creatrice, diventa rappresentazione del caos costante che
custodisce e minaccia il mondo.
Opere principali: Madre tipo antropomorfo naturalistico (archeologia nuragica), Ritratto di Omero (III sec. a.C.), L’armadio dell’acqua nera di Fabrizio Plessi (1990)
L’acqua come madre.L’acqua
è simbolo sacro di un’origine primordiale, il principio femminile che
evoca la vita nel grembo materno, il liquido amniotico, la dolcezza del
latte materno.
Il latte materno porta in sè un carattere sacrale primordiale
strettamente collegato alla natura, alla fecondità e all’abbondanza.
Questa iconografia, sempre presente dalle culture più antiche, diventa
in epoca cristiana sacralità umanizzata nell’allattamento della
Madonna. Opere principali: Madonna dell’Umiltà di Masolino da Panicale (1415)
L’acqua come bellezza. L’acqua
culla e disseta, restituisce il corpo alla nascita e dona la bellezza,
la vita e la giovinezza, temi che ripropongo l’archetipo della
fecondazione, il seme come pioggia celeste, elemento attivo sulla terra.
Opere principali: L’amore alla fonte della vita di Segantini (1896), Venere e amore sul mare di Luca Cambiaso (1565)
L’acqua come viaggio.
Il viaggio è metafora del percorso psicologico di crescita dell’io,
anche attraverso l’esperienza del naufragio, come abbandono
dell’essere, rigetto della fisicità e oblio, verso una nuova identità
purificata dalla ricerca del sapere: dall’Ulisse omerico a quello di
Dante e di Joyce. Il viaggio per mare come mezzo che permette all’uomo
di superare i propri limiti muovendosi all’interno di un confine
liquido che limiti non ne pone. Ma il viaggio è anche quello collettivo
di un popolo che, grazie a un patto di alleanza con Dio, può
controllare l’acqua: dal il ritrovamento del piccolo Mosè nel Nilo, al
Passaggio del Mar Rosso, fino alla roccia che sgorga l’acqua per
dissetare il suo Popolo. Opere principali:
Testa di Odisseo (I sec. a.C.), Ulisse e le sirene di Herbert Draper (1909)
L’acqua come trasformazione
L’acqua è passiva, fredda, mobile, riflettente. È la sintesi tra
morte e rinascita, tra purezza e putrefazione. Per questo l’acqua è
tema costante di molte metamorfosi raccontate dai miti antichi: Europa, Narciso, Ermafrodito, Frisso ed Elle, Afrodite, le Ninfe, le Sirene. L’acqua è lo specchio per eccellenza, l’elemento naturale dello sdoppiamento.Opere principali: The reflecting pool di Bill Viola (1978), Narciso di Caravaggio (1597-1599), lastra a rilievo con Gorgone (V-VI sec. a.C.)
L’acqua come purificazione. Attraverso
le storie mitiche e metafisiche di catarsi collettive e individuali si
sviluppa il tema del valore liturgico dell’acqua. L’acqua che monda le
colpe e i peccati, l’acqua che purifica. Ma principalmente l’acqua che
fa rinascere l’uomo nuovo. Opere principali: Ultima Cena del Tintoretto (XVI sec), Samaritana di Julio Romero de Torres (1920)
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Sotto l'alto patronato
del Presidente della Repubblica Italiana
Con in patrocinio di
Consiglio dei Ministri
Senato della Repubblica
Camera dei Deputati
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
Provincia di Milano
Promossa e ideata da
Regione Lombardia
Comune di Milano
Fondazione DNArt
con la collaborazione di
Pontificio Consiglio della Cultura
l’ Accademia Nazionale dei Lincei
l’Università degli Studi di Milano
l’Ufficio Regionale Scolastico della Lombardia
Fondazione Europa Civiltà
L’Erma di Bretschneider
Main Sponsor
A2A
Sponsor
Enel
Fondazione Lida
Honeywell
Pasinetti Group
Siram
hanno inoltre contribuito
Arendi
Atm
Cap Holding
Siemens GIgaset
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Apertura al pubblico
29 novembre - 29 marzo 2008
Palazzo Reale Piazza Duomo 12, Milano
Orari
lunedì 14.30 – 19.30
da martedì a domenica 9.30-19.30
giovedì 9.30 – 22.30
Il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura della mostra
Biglietti
€ 9,00 intero, € 7,00 ridotto, € 4,50 ridotto speciale. Bambini fino a 5 anni gratuito, da 6 a 14 ridotto
Ufficio stampa della mostra
Fondazione DNArt | Tel. 02 29010404
ufficiostampa@fondazionednart.it
Ufficio stampa Comune di Milano
Martina Liut | T. 02 88450150/56796 |www.comune.milano.it
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