CONGRESSO FONDATORE DEL PDL A ROMA
Silvio Berlusconi, ieri in occasione del congresso fondatore del PDL a Roma. Sei mille delegati, di cui 3.500 provenendo da Forza Italia erano presenti. Crediti foto: AP
La parte del popolo della libertà (PDL) combina la gioventù di Forza Italia e l'esperienza politica dell'alleanza nazionale per includere la metà dell'elettorato della penisola.
Quindici anni giorno per giorno dopo la sua prima vittoria alle elezioni legislative del 1994, Silvio Berlusconi porta questo fine settimana la parte del popolo della libertà (PDL) sulla fonte battesimale. Forza Italia, la sua formazione, porteranno la sua gioventù ed il suo dinamismo. L'alleanza nazionale, la parte di Gianfranco Fini che ha definitivamente rotto il amarres con il néofascisme di cui è derivato, aderirà con tutta la sua organizzazione, la sua esperienza politica, ma anche i suoi dubbi ed indubbiamente anche alcuno rammarico.
La PDL diventa una formazione principale sulla scena europea. Rappresenterà il 43% del elettorato e la metà dei deputati italiani a Strasburgo, dove, fornirà anche i suoi più grandi battaglioni alla parte popolare europea (PPE).
Numerosi sono coloro che non avrebbero mai creduto possibile tale metamorfosi. Cominciare con la sinistra che raillé Berlusconi piuttosto che consegnarsi ad un'analisi politica: “non abbiamo compreso nulla„, riconosciamo oggi uno degli alti responsabili della parte democratica, l'ex-presidente della camera dei deputati Luciano Violante. “Un'era nuova era sorta e non se ne siamo accorti„, aggiungiamo facendo allusione al primo appello teletrasmesso lanciato il 26 gennaio 1994 “dal Cavaliere„ per annunciare la sua entrata in politica.
Prospettive per i dieci prossimi anni
Sei mille delegati, di cui 3.500 che provengono da Forza Italia e 1.800 d'alleanza nazionale, seguono questo congresso. Wilfried Martens, presidente del PPE, è l'ospite d'onore. La PDL si è intera costruito attorno alla personalità di Berlusconi. “La sua impressione sulla sua creatura è totale. La sorte della destra continuerà a lungo a dipendere dal suo carisma e della sua direzione„, nota Stefano Folli (egli Sole 24 Ore), uno dei migliori commentatori italiani.
Il presidente del Consiglio doveva aprire venerdì sera i lavori tracciando prospettive per i dieci prossimi anni. Incastonatore in scena fuori paio del suo successo, ha a sua volta inaugurato questa settimana due realizzazioni principali: il nuovo TGV che metterà Milano a tre ore di Roma e l'inceneratore napoletano di Acerra, la cui entrata in servizio espressamente voluta da lui allaccia un decennio di laxisme nella gestione dei rifiuti domestici della Campania.
crediti testo " Le Figaro " ( grazie ) Roma marzo 2009 -