FINANZIARIA, PROPOSTA DELLA LEGA "SOLO 6 MESI DI CIG PER GLI STRANIERI"
Il Carroccio propone trattamento diverso per immigrati in tema di ammortizzatori sociali
Fugatti: "Bisogna tutelare di più gli italiani. Chi resta disoccupato torni a casa sua"
"Solo 6 mesi di cig per gli stranieri"
L'opposizione: "Emendamento razzista". Il ministro Carfagna: "Una provocazione"
ROMA
- Cassa integrazione limitata per i cittadini extracomunitari che
lavorano in Italia. La Lega apre un nuovo fronte di scontro e propone
un emendamento che limita a sei mesi gli strumenti di sostegno al
reddito. A farsi carico dell'annuncio è il deputato Maurizio Fugatti.
Che spiega così l'uscita del Carroccio: "Le risorse sono quelle che
sono e prima di tutto dobbiamo guardare ai cittadini italiani. Quindi
diamo la cassa integrazione anche ai cittadini extracomunitari ma solo
per sei mesi. Se non c'è lavoro per gli italiani, non c'è per nessuno.
Prima dobbiamo pensare agli italiani".
Passano pochi
minuti e le opposizioni si scatenano. "Quell'emendamento è palesemente
incostituzionale e sono sicura che la presidenza della Camera lo
dichiarerà inammissibile - taglia corto la capogruppo del Pd nella
commissione Affari costituzionali della Camera, Sesa Amici - Sono norme
incivili e razziste del tutte prive di ogni fondamento e ragion
d'essere''.
Ancor più duro
il senatore democratico Paolo Nerozzi: "La proposta della Lega è una
nuova forma di legge razziale nel mondo del lavoro". E l'accusa di
razzismo torna anche nelle parole del capogruppo dell'Idv alla Camera,
Massimo Donadi.
Ma anche nel governo c'è chi manifesta perplessità: "E' una provocazione, che sono certa non avrà alcun seguito in Parlamento" dice il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna. Il n.1 del Welfare Maurizio Sacconi ricorda come la Cig sia un diritto soggettivo di tutti i lavoratori. E il ministro della Difesa Ignazio La Russa chiude la questione: "Idea irragionevole e autolesionistica. Non è possibile fare queste discriminazioni".
Anche il sindacato fa sentire la sua voce: "Una iniziativa xenofoba e una vera e propria sciocchezza giuridica - dice la Cgil - Questi lavoratori pagano come tutti gli altri i contributi per accedere agli ammortizzatori sociali. Quindi si tratta di un emendamento improponibile a meno che la Lega non pensi che i lavoratori stranieri devono solo versare e difficilmente ricevere il corrispettivo di quanto versato. E' una esplicita istigazione al lavoro nero". Critica anche la Cisl che, per bocca del segretario Raffele Bonanni bolla l'iniziativa: "I lavoratori immigrati regolari pagano i contributi e le tasse in italia e hanno diritti al pari di tutti i lavoratori italiani".
Sulla stessa lunghezza d'onda la Uil. Il segretario confederale Guglielmo Loy definisce la proposta leghista "inutile, cattiva e controproducente per lo stesso sistema delle imprese". Porre questo tetto, aggiunge, significherebbe "mettere a rischio la possibilità di utilizzare professionalità su cui si è investito e che alla fine dei sei mesi di cig verrebbero espulse dal sistema produttivo".
Parole a cui fa
eco l'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano: "Non solo si colpiscono i
lavoratori oggettivamente più deboli ma si crea una condizione di
rottura del rapporto di lavoro che spingerà inevitabilmente queste
persone nel vicolo cieco della clandestinità e del lavoro nero".
(27 novembre 2009)
Grazie a voi il giornale " la Repubblica.it " per l'informazione economica
la Repubblica.it
http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/economia/finanziaria-2009/cig-immigrati/cig-immigrati.html